venerdì 28 dicembre 2012

L'intelligentino

Circa tre mesi fa un mio collega intrippatosi per il nuovo i-phone mi chiese se ero interessato al suo smartphone Android Samsung. Proprio in quel periodo il mio cipollo Nokia da 29€ sembrava dare qualche segno di cedimento (sarà stata la concorrenza, l'invidia, l'ego esibizionistico faso tuto mi - son meglio mi ma si è ripreso alla grande e funziona ancora egregiamente). UUiC, mi dai 50 euri ed è tuo (ad oggi ancora in garanzia, era costato 268€).
Ora pure io dopo il telefonino ci ho l'intelligentino (anche se ho notato che lo smart phone è spesso assai scars phone e si è divorato parti consistenti di mail inviate) ha alcune chicche interessanti: di fatto è un computer da orecchio e questa complessità diventa, rispetto alla specializzazione di nicchia dei normalini  spesso un grave limite (nzomma, una equilibratrice per cerchioni che abbia pure incorporati un trapano verticale e una levigatrice al piombo per pavimenti in marmo per un gommista non risulterà granché comoda nell'uso). Consumi energetici esosi (sì connettività ovunque nel senso che metà del tempo se non stai attento lo passi proprio col caricabatteria connesso alla rete elettrica), non riesco più a scrivere messaggi con un sola mano, chiudere una chiamata può essere complicato. Mi sembra un oggetto simbolo, paradigmatico dell'avvitarsi complicazionista della tecnologia su se stessa (creeping featurism  in critica della tecnologia). Ovviamente a fronte di tutti questi contro c'è anche qualche pro come la possibilità di avere un piccì in tasca. La pagina di Natale tra una soffiada di naso e la suggessiva l'ho scritta con l'intelligentino. Intrattenuto anche scambi e-pistolari con l'intelligentino. In effetti l'ho acquistato per avere un minimo di connessione alla rete quando sono in giro. Funziona. Oh, poi ho mandato pure 'na foto ad una lettrice con illo. Fantastico!!

Ho finito questo giro di batteria la SIM è tornata sul vecchio cipollo Nokia fino a che non dovrò stare di nuovo lontano da casa e dall'ufficio. E potrò andarmene in giro per giorni senza dovermi portare il caricabatteria.
Tecnologia (UCAS)? Quando necessaria ed utile, altrimenti va molto bene quello che c'è.


9 commenti:

  1. I furbofoni non sono male, però hanno tutti questo difetto delle batterie, io non sono nè un seguace Android nè I-Qualcosa e ho un Winphone Nokia, bella macchina un po' esosa, c'è però di buono che si possono disabilitare un sacco di funzioni, il che allunga la vita alla batteria.

    Ormai i mitici comunicatori di Star Trek sono realtà...

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  2. Cambiato telefono da poco per cedimento di quello "normale", mi son presa un Samsung Mini 2 alla folle cifra di 9,00 € (grazie ai buoni arrivati con lavatrice ed asciugatrice che sono i nostri regali di nozze).
    La batteria mi dura comoda comoda una settimana: ovvio che se pretendi di stare connesso tutto il giorno la durata diminuisce drasticamente, ma si tratta di conformare il telefono alle tue esigenze, non tu alle sue.
    Disabilitata ogni forma di connessione automatica (e so per certo che in ogni Samsung si può fare) la vita della batteria si allunga.

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  3. x AntiBolscevico:
    furbofoni... ahahaha :))
    Tra furbino e intelligentino post telefonino non mi era venuto in mente furbofono. Meraviglioso!
    Secondo me molti usano l'inglesano perché in italiano si renderebbero conto dell'idiozia dei termini.
    Infatti ho 'sto furbofono con tutte le funzioni disabilitate a parte quelle GPRS ma ciò nonostante dura un quarto e forse anche un quinto del cipollo minimale Nokia.
    Ecco, prendi pure la portaaerei, poi la disabiliti tutta e fai il bagno usandola a mo' di ciambella salvagente.

    x Alahambra:
    9euri... cazzo! Sai che mi ero arrabbiato. Come è possibile meno dei 29 euri del mio Nokia minimale... Ah ecco, con i buoni regali nozze.
    Tengo acceso solo la connettività "GPRS" (traffico voce e brevi messaggi di testo). Ma in realtà quando lo uso è perché mi serve anche il traffico dati (UMTS) e allora il consumo aumenta. Se voglio esagerare allora accendo pure (usato il navigatore una volta con _ara cercavamo una milonga nel ferrarese) il GPS e la durata da una giornata passa ad alcune ore.
    Devo dire che la banda via UMTS è molto meglio di quella stiticomerdosa anoressica della pseudo ADSL Telecom che ho qui a casa. Ora il forbofono è a riposo, son tornato al telefonino.
    Grazie per le dritte.

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  4. Sì, quei buoni sono stati proprio una bella cosa. Ci abbiam preso il telefono perlappunto e il Kindle, anche quello per spropositata cifra di 4 €.
    Quanto alla connetività il punto è che se uso il traffico dati allora significa che sono in un posto dove c'è il wi-fi, ed a quel punto ho il net book che è decisamente più comodo per la consultazione.
    Il navigatore invece è integrato con la macchina, quindi anche quel "problema" non si presenta.

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  5. Lol in effetti ho la tendenza a italianizzare l'inglese proprio per sfottere certe mode linguistriche. Comunque io sono al terzo furbofono (di cui nessuno comprato), solo che quelli che avevo prima non avevano questa fantastica funzione tattile che fa impazzire le masse. Bah c'è da dire comunque che ha una bella macchina fotografica, il che mi permette di evitare di portarmi dietro troppa roba quando (raramente) vado in ferie. Comunque la maggior parte del tempo in effetti si usa il 10% delle sue funzioni, ti ricorda niente? :) Ah buon anno eh!

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  6. x Alahambra:
    navigatore...
    Di fatto azzera le capacità di imparare e memorizzare luoghi e percorsi e riduce in maniera impressionante la capacità mentale di rappresentare lo spazio.
    Dovrebbe essere usato quando non ci sono altre vie... invece molte persone ne abusano, un po' come per il televisore, lo tengono acceso sempre.
    Gingilli e carabattole che rincoglioniscono sono sempre quelli ad avere successi strapitosi. Interessante questa tendenza degli homo.
    Kindle? nonzo cosa sia, dopo andrò a gugglare.

    x AntiBolscevico:
    Il primo rispetto per la propria cultura si fa con la lingua.
    La tendenza a usare da cani l'italiano va a braccetto con la più sciocca esterofilia. Insieme portano a spasso il/la rispettiv* homo italicus ch parla l'inglese cano (inglesano).
    La maggior parte del tempo in cui NON uso il 90% delle funzioni... uso il vecchio normalino (cellulare nokia da 29euri) che ha audio migliore, posso smanettare messaggi con una sola mano e in meno tempo, mii dura quattro o cinque giorni senza necessità di ricaricare la batteria.

    Buon anno, AB!

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  7. Il Kindle è un lettore e-book, ovvero i libri digitali. Sfrutta una tecnologia chiamata e-ink ovvero una pagina statica (senza refresh) e non retroilluminata, il che lo rende riposante e leggibile praticamente in ogni condizione di luce (sole a picco sopra compreso testato con mano).
    Noi qui facciam parte dei cosiddetti lettori forti, e, anche se alcuni si prendono in prestito dalla biblioteca, il costo è decisamente sostenuto. In formato digitale costano infintamente meno e non occupano spazio, il che è fondamentale.
    Quanto al progressivo decadimento della lingua italiana concordo. Magari, concorderei di più se tu evitassi di inventarti parole.

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  8. x Alahambra:
    La lingua è viva lunga vita alla lingua italiana.
    Perché gli inglesi possono inventarsi muove parole che poi noi scimmiottiamo e noi no?
    A fronte di nuovi oggetti, usi, abitudini, processi, perché non riscoprire termini che esistono e non inventarsene di nuovi?
    Pensi che blog ci fosse ai tempi di Wilde o Dickens?
    In quanto ai libri... guarda qui il nuovo dispositivo di riconoscimento bioottico organizzato. >>:)

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  9. Grazie per la spiegazia.
    In effetti... non ero andato a ravanare in rete.

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