mercoledì 30 gennaio 2013

Antipolitica delle decisioni assurde - 3

(Antipolitica delle decisioni assurde - 2)




Questa volta lo metto qui, in apertura.
Ma chi l'ha visto La Storia delle Cose, di Annie Leonard, che dovrebbe metterci tanta di quell'adrenalina da terrore per questo modello, portarci a rivoluzioni immediate per la gravità della situazione?

L'ecologia è la grande assente. Ecologia sparita in questa campagna elettorale. Assente nei pariti anche quelli meno ingombranti, con l'eccezione del M5S.
Ho fatto un  piccolo esperimento: due pagine intitolate in maniera simile riguardano la penultima un intreccio attuale mortale tra tecnologia e capitalismo lucrativo e distruttivo, è una pagina breve, leggibile quasi al volo. E' uno dei fatti più gravi che possano riguardare addirittura la nostra sopravvivenza sì, quella alimentare. Basta sbirciare la sezione scienze del Corriere per una carrellata di articoli sul collasso della biosfera, oppure leggere qui e la la totale assenza di politica (ambientale è pleonastico) di questi governi.
La terzultima pagina riguarda invece lo scandalo causato dalle osservazioni di B. su Mussolini, siamo su questioni diciamo antropocentriche che dovrebbero avere goduto di qualche decennio di riflessioni.
La prima ha avuto, mentre scrivo, 6 commenti e 29 visite, la seconda 27 commenti e 88 visite.
La questione ecologica che è di importanza massima, essendoci una crisi ecologica complessiva, non solo inerente la biologia, l'ambiente ma anche la cultura, i sistemi di pensiero etc. anche qui viene cagata poco e nella partitica nulla.
Eppure il video di Annie Leonard (collegato nella penultima) dovrebbe inquietare quasi fino al terrore per quanto esso ci ricorda in maniera molto semplice e oggettiva.
Un ricercatore (Harward? o MIT, dovrei trovarlo in quel video) della squadra di Jared Diamond osservava che gli homo non riescono a percepire i pericoli, neppure quelli più gravi se NON sono immediati.
Ciò che dovrebbe essere la politica è completamente impegnata altrove, a proporre soluzioni che sono cause del problema. Ma anche gli homo non politicanti non l'hanno in testa.
Ecologia, la grande assente. Ma è completamente assurdo.

11 commenti:

  1. la questione ecologica è sparita perchè non interessa a nessuno, già interessa poco in tempi normali, figurati in crisi economica!

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  2. Vorrei anche io si parlasse più di ecologia. Sembra invece che non interessi a nessuno. Un vero peccato.

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  3. eh ma è così. 100 euro in meno di stipendio è il problema, non il resto

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  4. x Francesco:
    Sebbene siamo agli antipodi sulle conclusioni, sulle premesse concordiamo: sulla ecologia che è fondamentale per la tua biologia/sopravvivenza non frega niente a nessuno. La_gente preferisce avere 100 euri in più in busta paga ora che malattia indigenza e miseria (dopo)domani.

    x LaDama Bianca: E' dagli anni 50 che le menti delle masse sono state programmate al culto del consumismo. Difficile uscirne nei tempi stretti imposti dal degrado molto rapido della biosfera. Massimo Fini afferma provocatoriamente che bisognerebbe perfino accellerare il modello crescita-consumismo in modo che esso arrivi al collasso prima.

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  5. Mi sono accorto di un refuso nel testo, manca un NON, ora sono in treno poi lo correggerò.

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  6. "La questione ecologica che è di importanza massima, essendoci una crisi ecologica complessiva, non solo inerente la biologia, l'ambiente ma anche la cultura, i sistemi di pensiero etc. anche qui viene cagata poco e nella partitica nulla."

    Un GRANDE RINGRAZIAMENTO alla Sinistra Italiana, che per 20 ANNI ( di non-politica ) l'ha menata su Berlusconi !

    Grazie !

    ^_____^

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  7. IO faccio sempre molta fatica a capire cosa sia la destra, cosa sia il centro e cosa sia la sinistra, ancor più in Italia.
    La mia proposizione è:

    La realtà NON è monodimensionale, la sua rappresentazione politica non può quindi essere rappresentata da una dimensione lineare di partiti, ideologica o di schieramenti.

    Le posizioni si scambiano in quanto non c'è (o io non ho trovato) alcuna distinzione tra politiche di centro, di destra e di sinistra che non siano enunciazioni di massimi principi che nell'applicazione, vedono le posizioni spesso ribaltate.
    Perché non c'è più alcuna ideologia o sistema di valori nella politica ma solo gli interessi (materiali, lucrativi, di potere ...) di una parte.

    Questa lettera di un °compagno" (? non mio!) sulla CMC è un caso esemplare di completo stravolgimento e sviotamento dei significati.
    Leggi attentamente il passaggio

    "Ritengo che CMC abbia il dovere pieno di concorrere ad ogni tipo di appalto, al di là dei valori o disvalori socio-economici, ambientali che questi appalti possono richiamare (TAV, DalMolin, ecc.)
    Ma nel mercato, al di là del suo statuto sociale e cooperativo è una azienda economica e produttiva come tutte le altre e non può esimersi, cari Casarini e co. dall’evitare segmenti di mercato per motivi di idealità che restano individuali o di comunità e non di strategie aziendali."

    Se avessimo tolto l'etichetta (il contesto) e sostituito CMC con e mascherato alcuni nomi, le parole di questa persona di sinistra secondo le credenze comuni, in una valutazione cieca, sarebbero quasi certamente state valutate come le parole di una persona di destra, di un assertore thatcheriano o reganiano, come pensieri turbocapitalistici, di un economia disetica del BAU della destra estrema etc. .
    Però Ezio Randi avrà con qualche probabilità la tessera del PD considerato partito di "sinistra" (mah, stranezze) e sarà socio delle cooperative che quelli dell'altra destra (?) quella berlusconiana chiamano con un certo disprezzo cooperative rosse (rosse?).

    Il dualismo (centro)destra - (centro)sinistra è del tutto artificioso ed artificiale: gran parte del paese condivide una cultura e su alcuni dettagli (non su cose sostanziali) si tentano di imbastire ideologie e apparentemente aspre lotte di potere.
    Finto dualismo, come osservava con dati inoppugnabili, Carlo Cerbone.
    Questo dualismo bipolare non offre differenze ma rappresenta due consorzi di gruppi di interessi che lottano per fare le stesse cose, per avere appalti,, potere, per poter gestire le risorse pubbliche.
    La Sinistra Italiana (quale? pensiamo a quella maggioritaria) si differenzia dalla Destra Italiana (quale?) per il servizio di piatti con cui ti portano lo stesso menù, con piccole viariazioni, ad esempio nella sequenza degli stessi antipasti.

    Ci sono alcune piccole differenze, ma - ancora - sono più spesso sui metodi che sui concetti (ad esempio ostilità comune al pareggio di bilancio, poi i destri spingono sull'evasione, i sinistri sulla spremitora fiscale dei citorni paesani e cittadini, entrambi sostengono con massimo impegno il lemon capitalism italiota, uno tra i peggiori.
    Molto furbo il trucco, pensa che riescono a far passare lo stesso menù alle masse illudendole che sono libere di scegliere.

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  8. Mi ha mangiato un collegamento.
    Destra sinistra è veramente una zuffa solo apparente secondi le precise osservazioni di Carlo Cerbone.

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  9. "La realtà NON è monodimensionale, la sua rappresentazione politica non può quindi essere rappresentata da una dimensione lineare di partiti, ideologica o di schieramenti."

    Quoto.
    Però, a mio avviso, è altrettanto tangibile che l'anti-berlusconismo, nel Belpaese, sia stata un'ideologia semplificatrice, che ha tritato ogni altra BUONA ragione ( e la Ragione stessa ).

    E adesso stacco ... finisco di leggere la tua risposta dopo ... che tu sei brillante quanto prolifico, di conseguenza me ne starei volentieri a conversare, dibattere e a imparare cose da te TUTTO IL GIORNO !

    ;)

    ...

    ( ti ho risposto sul mio, a proposito della Carta ).

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  10. Tutti gli anti-ismi, gli antgonismi per sé hanno il problema strutturale, sostanziale di essere eteroriferiti.
    Io ritengo personalmente che B. sia il peggio in quanto come idealmente austro-ungarico ritengo che egli sia espressioni delle peggiori caratteristiche italiane e di tutte le peggiori caratteristiche italiane che io detesto e con scienza e conoscenza ritengo le cause dei nostri problemi più gravi, di tutti i nostri problemi più gravi.
    Però ho chiara e forte una mio ideale etico, filosofico, politico e personale che in qualche modo seguo e cerco di realizzare.
    Essere centrati in sé e avere una linea e valutarla criticamente e contestualmente.

    E' anche necessario che per passare ad un metalivello tu spesso devi entrare nella dimensione antagonista, polemica, bellica nei confronti del duale.
    Solo lottando con il tuo avversario o nemico puoi arrivare a comprenderlo e anche ad una evoluzione del sistema che possa essere di beneficio comune.
    Quindi ci vule anche il sangre y mierda e sporcarsi le mani pure per menare dei gran fendenti.

    Verrò a casa tua anche se hai scelto un template per il tuo diario pesante e complicato che tutti i miei navigatori fanno fatica a digerire.
    Anche se ho trovato un sito di un tecnoteista
    ancora più complicato, pesante ed inusabile in cui, addirittura, non ho ancora capito come arrivare ai commenti anche se un paio di volte ci sono riuscito ad arrivare.
    Ecco la tencologia che si avvita, autoreferenziale, su sé stessa diventando fine e feticcio sadico invece che mezzo.
    Insomma, diventa faticoso e io ritengo che la fatica bisogna farla per le cose semplici, non per le cose complicate. ;)
    Passerò.

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