mercoledì 2 gennaio 2013

Disequilibrio

orso bruno sulla neve





Il 31 dicembre l'ho passato in varie faccende affacendato, in primis ho cercato di dare una mano alla mia vicina (quella che tirò una ciabattata ad Osho), quasi tutta la giornata passata a lavorare per risolverle un problema (in fine abbiamo cenato assai frugalmente - per me troppa abbuffata a pranzo - insieme).
Verso le diciotto ho sentito (di nuovo) i vicini trombare. Mi ha emotivamente molto turbato. Un misto di angoscia, senso di frustrazione, irragiungibilità, delusione, impotenza, ma soprattutto angoscia. Il mio nucleo erotico in letargo da un anno e mezzo mi ha dato un forte colpo, mi ha fatto male, non è stato affatto gradevole.
Questa letargia sessuale non fa bene protratta così a lungo. Sul diario della ex-coppia scrivevo sempre che una vita sessuale sana, varia e vivace è condizione necessaria per una buona e sana vita, le castrità sono dannose. Ora questa astinenza sta diventando troppo lunga, sta diventando castrità e diventa indice di un problema. Sesso e lussuria devono tornare a diventare obiettivi per questo anno. Devo tornare sul mio relazionarmi con le donne, non sono messo bene lì, quella paura di legarmi... .
Come fossi un orso destato dai botti, disorientato giro un po' e poi torno in letargo.

13 commenti:

  1. te lo dico da un sacco di tempo, che devi trombare!

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  2. Non è che ti abbia mai dato torto.
    Né a te né a Max.

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  3. Sono concorde...

    Non e' tanto per il sesso in se'...e' il sesso come linguaggio di comunicazione...come ponte tra te e un altro corpo, altri odori, altri sapori, altri respiri....

    Chiara

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  4. A volte penso di essere regredito ad una fase postadolescenziale. Nella quale per me la donna era un mistero del tutto affascinante ma anche... sì, intimorente.
    E' un ponte esile sospeso su una forra. Poi ciascuno ha il proprio di ponte e i propri transiti. Si passa dal viadotto di tangenziale su cui si passa quasi come pendolari al ponte tibetano sospeso.
    Da una parte è quasi che... come se mi fossi inceppato.
    Dall'altra c'è questo sublimatore fantasmagorico e terrificante che è il tango.
    Forse sono finito negli ingranaggi di questa posibilidad infinita come diceva Leopoldo Marechal. E il tango è arrivato in un preciso momento della mia vita, un mese ca. dopo che la storia con A-Woman era finita.
    E con esso l'ebbrezza della promiscuità elevata e così finemente erotica a volte.
    Ma è un mangiar di pizzette olive o patatine fritte, alla lunga.

    Grazie Chiara per il commento.
    Sempre un debole per te, eroina. :)

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    1. Sempre galante uomo...scusa se non ho risposto ai tuoi aguri, lo faccio ora, grazie.

      Non ho mai avuto contatto con tango o tangheri ma immagino un ambiente di luci soffuse, musica intensa, passionalita' e tanti ma tanti sguardi....

      Lasciati andare uomo...

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  5. Gli ambienti variano molto.
    Si passa da stanzoni squallidi a vecchie cantine con le volte in pietra, da freddi capannoni-balera a centri sociali anziani, da vecchie officine metalmeccaniche restaurate e riprese a localacci parallelipedico squallidi con piastrelle bianche, da vecchie chiese a improbabili bar di periferia.
    Ho i miei luoghi del cuore. La milonga di Flora è la milonga del cuore. Nei quali le atmosfere sono come la danza. Perché e vero che essa è l'arrosto, ma un arrosto servito su un piatto di plastica è un rovinarlo, tanto più il brasato è come dio comanda.
    In
    Milonga, bel cortometraggio puoi osservare le atmosfere che prediligo.
    Luci soffuse, musica intensa, passionalità e il gioco degli sguardi, cuore occhi anima....

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  6. il tempo di trombare arriva al momento giusto, non hai una scandenza sul retro per cui affrettarti.
    Piano piano, un pezzo per volta.

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  7. Ieri sera sentivo a Radio 24 la lettura di Il vecchio e il Mare da parte di artisti del Piccolo Teatro di Milano e l'analisi critica del testo da parte di Bertinotti.
    Erano 86 giorni che il vecchio, il salao (lo sfortunato) non pigliava un pesce.
    Sì, il pesce arriva quando deve arrivare.
    Penso che sia una cosa che non controllo affatto a livello oggettivo: ora sto tranquillo, ora invece mi angoscio.
    I segnali emotivi che percepii a San Silvestro vengon su dal profondo.
    Direi che potrebbe essere utile pre-occuparmi. Capire come uscire da questa impasse e/o ridurne i tempi.
    Le castrità sono patologiche e non farò certo eccezione io.
    Buondì Ella.

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  8. Maddai uomo, non esageriamo nel senso inverso, chè qui siamo abituati a scopare in maniera consumistica e il tempo di metabolizzare i dolori allora non c'è?
    Io pure son stata un anno sola, completamente sola, quando ho lasciato il moroso, e allora? Semplicemente non me la sentivo di andare con nessuno, non che non sentissi gli impulsi, ma non era il momento di metterli in atto. Metterli in atto sarebbe stato come abbuffarsi a forza di una cosa che l'anima rifiutava. Il corpo guarisce prima dell'anima, vuol dire che o sei spaccato o stai forzando qualcosa. Datti il tempo. Tutto. Non c'è nulla di patologico. Si passa dall'inverno prima di tornare a primavera.
    :)
    Buona giornata a te, una carezza.

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  9. Ella, io non sono in depressione, non sto facendo 'na vita di merda, non sono alla canna del gas.
    Anzi, detto come va detto, sono più felice ora, molto più attivo, in evoluzione di quanto non fossi in coppia, molto i giorni di buona energia, molti in cui sono galvanizzato.
    Pure bello bellissimo - è la mia vita, il mio vivere! - i contrasti con la malinconia, con i silenzi della montagna, con lo starmene a casa da solo al fuoco quando riesco o quando devo, come in questi giorni di stato fisico posti influenzale decisamente mediocre.
    Ma.
    C'è un ma.
    Questo buen vivir è incompleto, la mia sfera sessuale è quasi assente e lo è da molto tempo.
    Tra il consumismo sessuale e la castrità ci somo ampi toni di rosso in mezzo.
    Anche mantenere questo stato può essere un forzare qualcosa o non modificarlo.
    L'udire i gemiti di piacere dei due trombanti mi ha riportato "emotivamente" (e lo ha fatto in maniera rude) a questa realtà.
    Ovvio che non mi butto sotto il tram.
    Ma qualcosa è necessario fare.
    Avendo ben presente, avendo osservato il punto (di partenza) della situazione.
    Ricambio la carezza, cara. :)

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    1. No va bene ecco vedi, io non ti penso affatto come uno in depressione anzi, credo di aver ben chiaro come stai, forse per presunzione.
      Se pensi che sia necessario "fare" qualcosa e che sia arrivato il momento bene, vuol dire che è proprio così. Non so se sia necessario pensarlo e volerlo per farlo accadere, ma se trovi un consiglio magico da dare fammi da spia e passamelo eh? Vedi mai che risolviamo sti problemi di zone rosse e meno rosse ahahhaah
      Ciao :)

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  10. Uno dei motivi è anche ciò a cui accennavi ovvero la ricerca del(la) partner ideale.
    Qui è primavera oggi. Pensavo che fino alle 3 e mezza ero in una milonga, là cerco una tizia che sia sveglia, varia, bella, che le piaccia anche il selvatico, il mare e la montagna, che sia troia, che possa pensare con lei a viaggi nell'oltre, che sia autonoma, che abbiamo un po'di mappa di valori in comune, che le piaccia estremizzare e pure la soave mitezza del mezzo, che sia libera e lasci libero...
    Ahaha, nonso mica se esiste questo ideale prossimo alla perfezione.
    Siamo lontani altrimenti potremmo porcare a trovare insieme i ns toni di carminio, ciliegia e amaranto. ;)

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