giovedì 2 maggio 2013

Lavoro!?

Non ti fanno riflettere i sintomi di questo malessere? E se la vignetta di Staino da Amore Immaginato  strappa una risata amara non inizi a pensare alle cause profonde? Mio fratello che lavorava come un negro nell'edilizia, robe da 12 o 13 ore al giorno, a volte anche il sabato se non qualche ora pure la domenica, guadagnava un sacco, ma veramente un sacco. E io osservavo questa bulimia lavorativa... e osservavo i risultati anche su Gaia, su 3.5 milioni di ettari di terra vitale, eco-nomica, produttiva anno per anno, distrutta dal cemento, dagli outlet, da parcheggi, capannoni, di Expo sul valore del cibo della speculazione edilizia che ha distrutto centinaia di ettari di campi per il cibo, da edilizia orrenda, ciarpame che ha ricoperto il BelPaese di una crosta orribile e mortifera P E R   S E M P R E. Mi chiedevo: e quando tutto sarà costruito e sarà costruito oltre il ragionevole, il sostenibile, il possibile? Poi il fra' ha iniziato a raccontarmi delle (in)sofferenze delle ditte per la quantità sempre più grande di invenduto che rimaneva loro sul groppone. E questo è solo per l'edilizia su terreno verde che è la sciagura economica, lavorativa, ecologica di gran lunga peggiore. Poi ci sono gli altri settori dell'economia del BAU, stessa solfa.
Ora il fra' è a casa. E' uno in gamba che sgobba tanto (troppo) e bene. E non riesce a trovare un cazz di lavoro uno, anche completamente diverso. Egli ora frigge, non sta affatto bene.
Allora uno dice: se devo costruire 100 e faccio 10 all'anno impiego 10 anni, ho lavoro per 10 anni. Bisogna rallentare e spalmare. Come si è sempre fatto, no!? che non erano mica coglioni una volta. Io invece sgobbo stacanovisticamente, mi rendo schiavo di lavoro e faccio 60 il primo anno e poi 40 i primi mesi del secondo. E poi? poi cosa faccio per i rimanenti 8 anni e vari mesi?
Ecco, questo è un sistema folle e suicida che distrugge tutto, lavoro compreso. E non noto nulla che possa distogliere questo mantra acritico, psicotico, recitato insieme da tutti su questa crescita crescita crescita crescita. Le colossali puttanate di Letta e Hollande e pure l'accondiscendenza della Merkel che pure 'sta Germania c'ha i piedi di argilla.
Folli che eleggono folli per esserne governati. Non è così piacevole, carino essere a bordo quando equipaggio e comandanti sono in preda alla demenza che è ciò che governa i destini del mondo intero. Questo solo per la questione di un sistema che come paradigma si basa sulla violazione dei limiti (non succedono cose particolarmente gradevoli durante il collasso ma di questo non parla mai nessuno).
All'interno dei quali mi si deve spiegare perché galeramarciaimpestatadiocane dopo decenni e decenni di tecnologia io devo ancora spendere 40 ore della mia vita alla settimana per 'sto cazzo di lavoro. E perché tu sei a casa senza? Ma che senso ha tutto questo?? Nessun senso.
Continuiamo pure a venderci problemi per tentare di risolvere i risultati della vendite precedenti di problemi. Homo Stupidus Stupidus.
Produci consuma krepa.

9 commenti:

  1. non ti seguo, se non altro perchè lavorando di meno la gente avrebbe di meno. e la gente non vuole avere di meno

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  2. Sai, sedevo pagare affitto/mutuo, bollette, cibo, vestiti, scuola dei figli, al costo che hanno le cose, posto che se lavoro meno guadagno meno, col cavolo che mollo le ore che faccio. Perchè a dividere il poco non si sta meglio in due, ma peggio in due. Questo, ovviamente, per come sono le cose ora.
    Tra l'altro, se tuo fratello guadagnava un sacco, ma veramente un sacco, ora che è a casa magari se lo può godere almeno un po', quel sacco. Sempre che abbia avuto un minimo, ma proprio un minimo, di lungimiranza e non se lo sia mangiato in corso d'opera.

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  3. x Francesco:
    Pensa che avevo finito di scrivere un commento da Ugo Bardi su un articolo di Turiel che centrava la questione proprio sul problema dell'ingordigia quando sono tornato qui e ho trovato il tuo commento.
    Non pensare che io sia così lontano dalla tua posizione: osservo questo sistema e pure i pattern (gli antipattern) che lo caratterizzano.
    La gente vuole avere di più ma...
    Semplicemente NON funziona.
    E' sotto gli occhi di tutti.
    La scialuppa ha quello che ha e se tu pigli tanto e poi ancora di più... rischia poi che in poco tempo ci siano delle risse colossali a bordo. E quando scoppiano questi ammutinamenti non di rado la stessa "barca" va al naufragio (un episodio è raccontato nella
    parte finale de Il Fiordo dell'Eternità )
    Allora, se un sistema non funziona una cosa intelligente è pensare quali siano i problemi e tentare di risolverli.
    Semplicemente, NON ci siamo. Anzi, si cerca di andare nella direzione del problema e di farlo con più intensità.

    x Alahambra:
    Mio fratello aveva pure un ruolo diciamo di quadro: era direttore di cantieri. E ha fatto per anno - posso pure dirlo - una gran bella vita, spendendo un sacco. Non penso che abbia risparmiato granché.
    Lungimiranza. In questi sistemi è una delle cose più assenti.
    Io invece vorrei proprio un sistema in cui lavoro un po' meno, guadagno meno e buona parte del tempo lo passo a fare cose piacevoli che scambio poi con altri: ti porto ed organizzo giri in luoghi incantevoli e tu mi dai lezioni provate di tango, ti cucino 'na proposta di territorio e stagione con erbe spontanee e tu mi curi una carie, etc.
    Ma tutto ciò è impossibile visto che la stragrande maggioranza delle persone, come osserva anche Francesco, vuole più soldi nel minor tempo possibile e cerca di massimizzare la sottrazione di tue risorse in ogni contatto business che ha con te.
    Non mi pare molto lungimirante il fatto che tu sia considerato sistematicamente come soggetto di predazione. Che effetti ha sull'insieme?

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    1. Chiedo scusa Uomo, ma per quale motivo un lavoratore medio che la gran bella vita non l'ha mai fatta dovrebbe rinunciare al suo per uno che invece l'ha fatta senza pensare al domani? E soprattutto (non parlo di tuo fratello che non conosco, è solo uno spunto di riflessione) per quale motivo dovrebbe provare solidarietà per uno che se la piange dopo essersela goduta un sacco?
      Io non la provo questa solidarietà, e non è invidia, più o meno la vedo così: i soldi son tuoi, e hai tutto il diritto di spenderli come meglio ritieni più opportuno, basta che poi non ti lamenti se non ne hai più, dal momento che non ci hai pensato prima.

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    2. In effetti da sempre c'è questa frattura tra il senso della realtà (l'etica) e un anelito a volerla migliorare (diciamo morale).
      Io rifuggo da analisi strutturaliste (la sinistra (quella maggioritaria, acritica, industrialista, progressista) con le rivendicazioni, il buonismo, il solidarismo, la destra con la stupidità del liberismo, del mors tua vita mea (mica raccontano quelli che poi arriva la mors tua), la puttanata del privatismo, delli'ingordigia individuale che comporta il bene collettivo e altre fregnacce del genere).
      Se non c'è lungimiranza e senso del limite e l'egoismo intelligente che ti do una mano oggi io perché così tu darai una mano a me che la cacca è abbastanza ugualitaria e arriva al collo per tutti non funziona.
      Infatti io sono realistico e secondo scienza e conoscenza dico che questi sistemi collasseranno e sarà la prima volta in tutta la breve storia di Homo di un collasso globale in società estremamente interdipendenti.
      La soluzione penso che non sia sul piano politico, ma su quello scientifico, ecologico, filosofico e psicologico.
      Le persone sanno che non funziona ma la psicologia porta loro a credere che i casini saranno solo per gli altri.
      Basta pensare a cosa succede ai criminali organizzati che fanno un vita di merda e la finiscono peggio con certezza prossima al 100% e continuano senza ripensamenti.

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  4. Ovvi punti di vista.
    Il lavoratore non rinuncerebbe mai al suo tanto o al suo poco.
    Probabilmente, aggiungo.
    Se fossi a casa mia direi anche che è facile fare il gay col culo degli altri.
    Nessuno vorrebbe avere meno, se pure c'è chi con quel meno ci convive.
    Ognuno guarda al suo orticello e lo coltiva.
    Siamo abituati da sempre a fare così.
    Assistiamo passivi agli avvenimenti.
    Non si lotta se non c'è la soggettiva necessità.
    Ho intenzione d'indire la festa del disoccupato che ieri per me è stato un giorno come gli altri.

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  5. > Il lavoratore non rinuncerebbe mai al suo tanto o al suo poco.

    A parte che ne Il Paese considerato vincente (La Teteschia di Cemanien) contratti di solidarietà e adattabili in carico alle situazione contingenti sono stati proprio uno dei successi.
    Però quell'approccio atavico ciapo e faso tuto mi... tende a non funzionare quando inizia ad esserci prima qualcuno poi molti che non hanno il sufficiente.
    Allora, saggio che ho appena finito di leggere, la condizione di lupi non alfa è che o si accontentano oppure cercano di detronizzare l'alfa (questo muore sbranato, eh!?, non è che si ritira in pensione (si dice Seniores House Crinali D'Argento) a godersi il Pastore Montalbano sorseggiando qualche drink di menta e sangue fresco di capriolo) oppure si mette a vagare in un territorio alla cerca di un'altra femmina libera e se finisce in un territorio di un altro branco ha ampie probabilità di morire sbranato.
    Allora, in quella struttura etologica, sociale sia i capi che i raminghi hanno buone probabilità di finire sbranati. Solo che il lupo non lo sa.
    Noi sì.
    Noi vogliamo metterla sul piano della selezione naturale? Ma questo non può funzionare in società neppure poco più che rudimentali. Non molte persone hanno una balcanizzazione neomedievale della società come ideale. Ma spesso esse agiscono esattamente in modo da arrivare a quella semplificazione brutale.
    Quanti di noi sarebbero disposti a vivere in una società nella quale non puoi più uscire dal tuo fortilizio per non perire in un saccheggio o rapinato? Ed è solo un esempio.

    Non esiste il bene e il male.
    Esiste che certe azioni hanno pro e contro e altre azioni hanno altri pro e contro.
    Mi sembra molto stupido non considerare mai i contro. Ed è quello che si fa sistematicamente.
    Tanto non capiterà mai a me....
    Seeeeee.

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  6. E'un settore molto sensibile quello in cui lavora tuo fratello. Mi ha colpito una "pubblicità", se così si può definire, che ho visto per le strade di Spezia, con una croce a significare una situazione di morte che si registra in quest'ambito lavorativo.
    Una proposta che mi pareva saggia era quella di ridare ossigeno all'edilizia, promuovendo l'adeguamento alle norme antisismiche per tutti gli edifici scolastici.

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  7. Gli economisti considerano l'edilizia un economia da straccioni.
    Nei peggiori anni di distruzione del paese (2000 - 2009) in edilizia e indotto sono arrivati a lavorare quasi il 30% della popolazione.
    Considera che in quegli stessi anni, ad esempio, California e Germania puntavano a tutto gas sull'economia delle rinnovabili.
    Cioè un'unita di lavoro da noi produceva un pezzo di muro, un intonaco o qualche metro di asfalto, da loro producevano inverter, tecnologie sul fotovoltaico, ricerca sulla dinamica dei carichi etc.
    Economia da straccioni ed economia ad alto valore aggiunto.

    L'edilizia è il settore più efficiente nel distruggere altri settori economici.
    Cosa è che ha drogato l'edilizia in Italia (considerazioni quasi identi per Spagna e Grecia... mah va!?!?)

    o - una rendita folle, drogata (arrivate al 15/30%, considera che un eccellente settore industriale arriva al 3/4 %)
    o - la connivenza dei politicastri e delle loro antipolitiche con i portatori di interessi, compresi paesani e cittadini magnacci della terra che l'hanno (s)venduta per comprarsi la mercedes nuova
    o - il guadagno facile per cani e porci
    o - grandi opere distruttive e nefaste ma capital-intensive che garantiscono controllo ai politicastri di poltrone, appalti, corruzione, peculato.
    o - assenza di urbanistica

    Quindi se vogliamo che l'economia si riprenda l'edilizia deve tornare a livelli fisiologici, butto lì un 3-5% della forza lavoro in essa.
    Stop immediato alla costruzione sul verde e sul terreno.
    Solo recupero e manutenzione dell'esistente (che non si è fatto perché meno redditizio anche se massimamente utile) che ha qualità media veramente bassa, come sempre non si fanno le cose utili ed economiche, si fanno le cose che garantiscono massimi profitti per il minor numero di persone nel minor tempo possibile).
    Dunque il recupero degli edifici va bene. Ma serve a quell'edilizia fisiologica sul 3-5% della forza lavoro, non certo a resuscitare il tumore mostruoso tra i 90 e il 2009.
    Purtroppo la bolla edilizia e relativo tumore non solo non hanno creato risorse e le hanno distrutte ma sono stata concausa ed effetto di questo colossale debito: ora non ci sono più denari neppure per fare cose utili come l'adeguamento alle norme antisismiche per tutti gli edifici scolastici.

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