martedì 23 luglio 2013

Mor

Dunque ho lavorato due giorni pieni facendo il manuale per Mor, bravo artigiano muratore, senegalese, islamico osservante; l'avevo capito subito: mia madre gli aveva offerto un caffè che aveva gentilmente rifiutato, affermando che era in digiuno. Lavorare insieme, fisicamente e duramente, sviluppa una buona comunanza ed è stato così anche per noi. Durante le pause e a fine lavoro  abbiamo conversato. Mor è una persona sveglia, un bravo artigiano che ha lavorato anche in Libia e in Francia, poliglotta, parla alcune lingue africane compresa la wolof, la propria linguamadre, il francese, l'arabo, un po' di inglese, ora un po' di ... bergamasco (ha lavorato alcuni anni a Bergamo e dintorni prima di trasferirsi in Trentino) e ora parlicchia il dialetto di quella valle trentina.
Ha sgobbato duramente... come un negro. E io con lui, cercando di dare una mano (non sono un muratore, nella vita). Io non sono assolutamente (anti)razzista e il mio differenzialismo culturale (se così si può etichettare, mi fregio di neorazzista sovvertendo il tentativo di condanna ideologica del pensiero di David Del Pistoia) da sempre mi rende curioso per le altre realtà identitarie e mi piaceva quella situazione egalitaria in cui io ero lì a dargli una mano, senza barriere o gerarchia alcuna. Come maschi, uomini avevamo uno scopo, fare e finire bene il lavoro. Anche questo lega molto. Nelle conversazioni ho percepito cordialità, in parte apertura, la schietta intelligenza vivace dell'aver superato molte difficoltà. Però tutto questo smussato e reso opaco da una mentalità profondamente religiosa. Mor affermava che il Senegal è islamico da sempre (!?)) negando le radici animiste dell'Africa.Si è messo a sorridere quando gli ho raccontato di Yamaye, di Changò, di Ogun e degli dei Yoruba. Ah, quella è roba da scrittori, mi ha risposto.
Abbiamo parlato anche del ramadan (a mia madre giravano un po' le ovaie, "che io lo pago questo e non beve un goccio d'acqua da mattina a sera, poi rende poco", ma non si può dire nulla su questo, perché Mor ha lavorato veramente duramente). Io conosco le proprietà del digiuno, sia salutistiche che per la volontà e lo spirito e abbiamo concordato su questo. Ecco, trovo assurdo che poi a sera si possa mangiare e sbaffare e gli  ho detto pure questo. Ma, sai, anche il vostro Gesù faceva questo digiuno poi avete lisciato e reso tutto facile, avete rimosso tutto. Mor ha detto che l'islam in Senegal è assai tollerante e lascia liberi i fratelli cristiani: sui massacri dei cristiani in Nigeria invece egli sostiene che è colpa del petrolio e dei denaro del petrolio, come realmente è. Quando parlava dell'islam sorrideva e si illuminava. Gli ho detto che islam e cristianesimo sono state la rovina dell'Africa. la grande catastrofe. Macché! Mi ha sorriso rispondendomi "l'islam vincerà e conquisterà tutto" (parole testuali).

Non ho proseguito la discussione, non volevo rovinare per questioni ideologiche il rapporto che si era creato. Non è gradevole avere un amico in casa che ti dice che la sua squadra, il suo battaglione vincerà e conquisterà tutto. Anche se lo dice con il sorriso.
Non posso notare che la genuinamente ecologica personalità viene però fagocitata dal ruolo sociale e politico, di potere della religione, in questo caso l'islam.
Non deve assolutamente avvenire che l'Italia si islamizzi e, in genere, che torni una società religiosa, di qualsiasi religione si parli. L'islam ha una prospettiva ideologica di eliminazione di tutto quanto non sia islamico e questo ricorsivamente, a partire  dal diritto di famiglia (figli devono essere islamici e il coniuge si deve convertire), la deislamizzazione (apostasia) è punita con la morte.
Anche per questo è necessario in primis contrastare con ogni mezzo la dimensione politica e sociale dell'islam. No moschee, non burqa, no conversioni forzate, no a qualsiasi simbolo e istituzione che ne rappresenti la dimensione collettiva.
In Francia che hanno qualche base ideologica più forte e intelligente sullo stato laico, una ottima legge del 2011 ha vietato il burqa. Ma là l'applicazione sta incontrando (anche in questi giorni) dei principi di violenta resistenza. E' il tumore islamico che sta iniziano a "tastare e testare" le resistenze dell'ospite.

Indispensabile una politica per la decrescita demografica con il limite coercitivo di un figlio massimo per donna (uguale per tutte, donne italiane e straniere) taglierebbe l'attuale prospettiva di islamizzazione demografica in corso.  Controlli e rimpatri forzosi sistematici e veloci  di tutti gli immigrati clandestini con possibilità di ricorso solo dai luoghi nativi. Anche la ministra Kienge dovrebbe essere rimpatriata visto che è (fu) immigrata clandestina.

Ancora una volta la religione inquina le menti, le inquina con conoscenze a metà (l'ignoranza è molto meglio di credenze e di false conoscenze) ed è un potente meccanismo di controllo sociale e di divisione. No grazie.


8 commenti:

  1. l'islam è un pericolo per l'umanità, compreso il tuo Mor. andasse a fottersi

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  2. Tu sai cosa io penso delle religioni nuove e vecchie e di una tra le peggiori, l'islam.
    Essi sfruttano la nostra inettitudine e il buonismo politicamente corretto.
    Non di rado siamo talmente stupidi che non hanno tutti i torti gli imam come Anjem Choudary che deridono i lavoratori (in questo caso del Regno Unito) che essi parassitano.
    Quando il paese si renderà conto del problema sarà troppo tardi.

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  3. Non sono d'accordo con varie cose che scrivi, tipo l'obbligo di avere solo un figlio...ma che cazzata scusa, io direi piuttosto: l'obbligo di rispettare le regole del paese ospite. Questo si.
    Non so dei trascorsi della minsitra Kienge, pero' trovo orrendo quanto le e' stato detto dal coglione leghista. anche perché si dimentica che gli Italiani sono stati un popolo di emigranti, e non sempre bravi e buoni. Per non parlare poi del fatto che l'italiano o il lumbard come razza e' un controsenso, visto che siamo il frutto di migliaia di anni di dominazioni. Pertanto certe rivendicazioni, che dimostrano tanta ignoranza storica e corta memoria, mi fanno ridere.
    Penso anche io che lavorare onestamente e duramente fianco a fianco come avete fatto tu e Mor sia una gran buona cosa, al di la' delle idee. Secondo me, partendo da queste cose, si puo' ragionare su una convivenza accettabile tra culture diverse.

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  4. > ma che cazzata scusa

    Io non scrivo cazzate, Spirito Libero.
    Quasi tutte le persone NON hanno alcuna percezione della drammaticità dell'impronta ecologica attuale di homo e men che meno non hanno alcuna percezione di quale sia l'andamento della funzione esponenziale y^x, y > 1 che caratterizza la demografia e i risultati ai quali essa condusse, ha condotto, e condurrà.
    E, intuisco, tu sia tra quelle persone.

    Insomma, ci sono i discorsi politicamente corretti tanto in voga che sono solo un'ottima preparazione al collasso ecologico. Uno di questi è la libertà di riproduzione come diritto privato e individuale che è falso, stupido ed immorale sulla quale ho fatto due semplici conti divulgativi di recente. Tu puoi anche avvocare la bontà del preparare il tuo funerale o la vasectomia di tuo figlio ma non pensare che io ti appoggi ideologicamente o anche concretamente.

    Il problema dei leghisti è una disonestà intellettuale per cui vorrebbero misure diverse per autoctoni ed alloctoni.
    Io invece dico che la legge deve essere uguale per tutti e obbligherei, come hanno fatto i cinesi, sia le donne italiane che quelle immigrate ad un solo figlio massimo, senza distinzione (anti)razzista.
    Non ho mai parlato di razza lumbard anche se è assolutamente ovvio che ci siano differenze culturali ed identitarie notevoli che, in un contesto di immigrazione di massa, peraltro in un paese già spaventosamente iperpopolato come l'Italia, non è altro che un prepararsi una enorme polveriera sotto il culo.
    Non mi pare così straordinariamente intelligente questo banlieuizzazione dell'Europa. Il pensiero di Mor che noi saremo conquistati è espresso ideologicamente in modo assai meno rozzo e più convincente da imam come Anjem Choudary.

    Io vorrei che ci fosse almeno un qualche tentativo di argomentare con scienza e conoscenza, dati, qualche numero.
    Altrimenti diventa solo un insulto, tu scrivi cazzate, tu sei un orango, non offendere gli oranghi, tu sei un razzista, etc.

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  5. Serve una nuova religione animistico- evidenza scientifica ,neopagana, quella di Gaia..De Benoist ne è il fautore contemporaneo più illustre.(Neopaganesimo)

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  6. Ho letto qualcosa di Alain De Benoist.
    Ritengo che abbia un ottimo pensiero, per il poco che ho letto di lui. Neopaganesimo, la cultura dell'onore. Leggo più frequentemente il suo amico italiano, Massimo Fini.
    Roba attenta, vispa ed arguta molto lontano dalle stupidate politicamente corrette che dilagano.
    Grazie per il commento.

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  7. ..Sinceramente credo che Cacciari sia molto vicino al suo pensiero oggi, pur non avendo informazioni precise in merito...Vattimo è un emerito rappresentante dei baby boomers, almeno più ortodosso in questo di Latouche che la sua decrescita felice se l'è preparata appunto solo per lui ed eventualmente colleghi e figli e figliastri...Gli inglesi almeno hanno Richard Dawkins, la Goodall, lo stesso Attenbrough.per non parlare di Locelock ..Noi facciamo passare come scienziati/filosofi/divulgatori gente come la Hack od Odifreddi....Quando al telegiornale si parlava della Hack anche come filosofa mi sono augurato la pronta riduzione e trasformazione della RAI sul modello BBC...

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  8. Personalmente vivo - anche se non in modo cosi' radicale /- la decrescita felice,serena, gaudente, ecologica ed edonistica. Anche altre persone nel gioro delle persone che frequento.
    Siamo in pochi perche' e'una scelta di eccellenza e le eccellenze, statisticamente, sono sempre minoritarie. Latouche e' solo uno che ha cercato di darne un inquandramento teorico, come altri del resto.

    Il problema per cui la ecrescita felice,serena, gaudente, ecologica ed edonistica e' cosi' minoritarie, e' proprio la sua semplicita' che richiede un po'di agilita'mentale e -terribile e definitico punto critico - pensiero, azione e miglioramento personali senza alcun delega, infingimento.
    Il grosso degli homo invece ha un trasfer continuo, pessimo nei confronti del non-Se', che puo' essere dio, il partito, il liberismo, la tecnologia, lo stato, il comunismo, padre pio, allah, l'energia, il partner, le infrastrutture, il comunismo e via dicendo.

    Uno dei motti (fascisti) che da una parte indica che il problema e'antico e dall'altra parte che e' di una cultura assoutamente tabu'ora, era "Essere esempio!".
    Non dicevano "Blaterare l'esempio!", "fare formazione sull'esempio", "fare convenscion e convegni sull'esempio".
    Affermavamo che e'necessario essere, tu, io noi, ciascuno deve essere esempio, viverlo anima e corpo.

    Dunque la cecrescita che riciede di pensare agire e migliorare in diretta e propria persona e che e' cosi' zen nella semplicita' adamantina ed efficace, non avra' successo proprio per questi motivi.
    La decrescita e' difficile perche' e' estremamente semplice e personale.

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