sabato 21 settembre 2013

Salto in avanti? Sì grazie!

Non ho letto il comunicato e, francamente, neppure cercato. Ma, leggendo qui e là non posso che concordare con i brigatisti, non serve certo un grande acume per capire cosa sta succedendo in Val Susa..
Lo stato dunque continuerà l'azione violenta in Val Susa e con essa prosegue il segnale che ogni comunità locale può essere maciullata e repressa militarmente per ragioni di potere, di sistema, di capitale. Bisogna salire di livello, colpire gli agenti delle forze dell'ordine è accanirsi con gente che non è certo massimamente responsabile. Bisogna arrivare ai mandanti della violenza di stato: ministri, presidenti delle cooperative di costruzione, capi partito, politicastri da strapazzo, demagoghi e tutti coloro che fanno i froci con il culo dei valsusini.
Dunque altri 200 uomini per la repressione in Val Susa. Lo stato sa che deve reprimere, deve passare il segnale che il sistema passa sopra ogni cosa. Io mi auguro che esso ottenga una risposta sullo stesso piano : colpirne un( p)o' per educarne cento.
Per una volta non esaminiamo la ragione, le molte ragioni, a partire che la Francia non costruirà la sua parte di linea. Ma questo è un dettaglio, le ragioni sono stare sempre ridicolizzate a dettagli irrilevanti. La cosa importante è alimentare la demagogia, dare il segnale della repressione e attuarla, mantenere, costi quel che costi, lo status quo e la conservazione ideologica, feticistica del modello.
Le piccole menti scadenti benpensanti si scandalizzano per la reazione a questa violenza brutale.

No TAV!

39 commenti:

  1. Le autorità locali ''di là'' ( il consiglio regionale della Rhône-Alpes ) sono favorevoli all'opera ...
    Come ha commentato un utente nel post che hai linkato :

    ''onyric · venerdì, 12 luglio 2013, 8:17 pm
    quando arriva la piccola opera ci guadagnano gli assessori della zona, che non per nulla sono sistematicamente contrari alle grandi opere: tanto denaro, fuori dal loro controllo.
    vuoi mettere, una linea ferroviaria appaltata a chissàchi rispetto ad un bel raddoppio autostradale appaltato a chisappiamonoi ?''

    ...

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  2. L'opera è stata cassata anche dalla Corte dei Conti francese in quanto econonicamente insostenibile. Ma questo appartiene al piano razionale che è SEMPRE stato ignorato dai Sì TAV. Qui io parlo di comunità locali e del loro diritto a non soccombere. "in casa loro". Il silenzio della lega è agghiacciante e dimostra, ancora una volta, la loro completa nullità ideologica.

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  3. cazzo uomo, ma lo sai che hai detto una cagata pazzesca !

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  4. Mi immaginavo una tua stroncatura. Il problema di voi Sì TAV (ti assimilo a loro anche se so che qualche domanda sul (non) senso dell'opera te la sei posta) è che non argomentate mai.
    La vs. posizione é dogmatica (la esprimono gli slogan vacui) e coi religiosi non si può ragionare perché non vogliono ragionare.
    È il problema della sparizione del razionalismo scientifico che ha così infaustamente caratterizzato il centrocentrista ex PCI fino ad assimilarlo a quelli con la L in più, a un partito di interessi economici, di antipolitica.
    I moderati religiosi sono terribilmente violenti e quindi o soccombi tu o devi combatterli.
    Non capisco cosa ci sia di strano o incomprensibile.

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  5. Aggiungo che anche nel diritto, nella filosofia del diritto, ai mandanti è attribuita responsabilità maggiore che agli esecutori.
    Dunque perché si dovrebbe non concentrare la resistenza sui mandanti, esentando i capi speculatori ideologici, politici ed economici del rispondere delle loro malefatte? Essi sono veramente i responsabili più gravi dell'intero disegno criminoso e illecito e, neppure legale, viste le centinaia di violazioni delle leggi di stato da parte dello stato (delle quali il tanto riverito caselli - che strano?! - non si è mai accorto di nulla).
    La violenza di stato e le sue violazioni di legge vanno bene, se tu con i tronchesi tagli le reti o incendi i mezzi del cantiere della distruzione allora tu sei un pericoloso terrorista.
    Se i risultati non fossero la militarizzazione di una valle e l'annientamento della sua resistenza politica, sociale e anche fisica e il "due pesi due misure", sarebbero tanto grotteschi quanto buffi.
    Invece questa violenza non ha proprio nulla di buffo. Vi siete già dimenticati tutti di Bolzaneto, osservo.

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  6. Posso concordare sulla contrarietà all'opera, non concordo affatto sulle modalità di protesta. Non ho suggerimenti da dare sul cosa e come fare in alternativa, però il "colpirne un(p)o' per educarne cento" non fa per me. Troppo buono? Troppo illuso? Può darsi però io e la violenza non siamo fatti l'uno per l'altra.

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  7. ma la stroncatura è sull'uso della violenza ! della tav mi interessa fino ad un certo punto

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  8. x baffobp bp:
    x Francesco:
    1) Se violenza e illegalità vi vedono contrari, allora penso che la vs. attenzione debba andare a violenza e illegalità perpetrati dallo stato a danno dei resistenti e degli stessi valsusini in molteplici forme, dall'occupazione illegale di terreni, all'uso di armi chimiche bandite anche in guerra, le irruzioni e i danni materiali anche gravi nelle abitazioni di privati, alla violenza psicologica ai residenti, alla distruzione dei raccolti e a forme vessatorie continue nei confronti dei contadini locali. L'elenco è lungo e potrei andare avanti.
    La resistenza pacifica e nonviolenta è stata smontata dal fatto che lo stato ha iniziato a violare le proprie leggi e - ancora - senza alcun intervento della magistratura nonostante esposti e denunce. Caselli è bravo solo a pigliarsela con i poracci, gran bel magistrato.

    2)
    Se vi illudete che la resistenza non violenta abbia qualche possibilità di successo siete degli illusi.
    Gli interessi sono così cospicui che semplicemente se ne fottono delle proteste. Ezio Randi, uno delle persone di riferimento della cooperazione ravennate (CMC), cosa afferma?

    "Ritengo che CMC abbia il dovere pieno di concorrere ad ogni tipo di appalto, al di là dei valori o disvalori socio-economici, ambientali che questi appalti possono richiamare (TAV, DalMolin, ecc.)"
    http://www.corriereromagna.it/content/2012-03-14/perch%C3%A8-letta-ospite-all%E2%80%99assemblea-cmc


    Questi se ne fottono del diritto, dei disastri, della distruzione ambientale, economica, sociale, delle ragioni, dei tecnici e degli esperti. Bisuness is business! Questi passano sopra a tutto e se sotto stanno boni e nonviolenti, tanto meglio, rischio zero.
    E questo è solo un cooperatore, uno solo dei molteplici portatori di interessi. Poi c'è la ghenga dei politicastri, dei partitici, etc..

    La violenza è già da anni in val Susa e nella imposizione dell'opera (ennesima) ai locall senza il loro consenso.
    Ma vi siete dimenticati di questo?
    Se sì ora lo sapete e possiamo ragionare su cosa fare. Quando hai uno che ti sta venendo a pestare con una mazza, ragioni un pelo più velocemente, non fai i discorsi salottieri che fate voi, maaa, la violenza nooo, … intanto quello è già nel tu giardiono e ti sta sfasciando l'auto, i serramenti di casa e tra poco sarà a te.
    Se no mi dovete spiegare perché solo la violenza del sistema va bene e quella reattiva dei soccombenti no.
    Che cazzo di visione di giustizia avete?
    Oppure la mettiamo, invece che sul piano dell'etica (giustizia) che dovrebbe essere cara alla sinistra, sul piano destro della forza bruta, e allora colpire i mandanti e le teste diventa una strategia "mors tua vita mea" (tra l'altro ancora una volta di risposta, è già azione dello stato contro alcuni resistenti) che va dove terminano i flussi di denaro, di potere, elettorali, ideologici ed è efficace nel rendere poco conveniente o per nulla conveniente il disegno criminoso.
    O nessuna violenza o, visto che della legalità e della azione non violenta il sistema se ne ride bellamente, una violenza reattiva e redentiva, per alla Slavoj Zizek.

    Il primo crimine è essere inerti, neutri, significa consentire al sopruso di continuare, significa avallare la violenza del più forte, di coloro che agiscono, significa condannare de facto coloro che subiscono.

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  9. se lo stato decide, allora si fa. questa si chiama democrazia

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  10. Forse è il caso che rimetta la tua attenzione su ciò che possiamo chiamare morale o limiti territoriali della quellarobacrazia che intendi tu il tutto detto molto efficacemente "non hai alcun diritto di fare il frocio col culo degli altri".
    Devo recuperare quelle interviste a parlamentari che votarono cialtronamente anche sul TAV in Val Susa che non sapevano neppure dove fosse o cose del genere.
    'sta roba decide?

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  11. Decide eccome. E quella che tu chiami violenza, ovvero la decisione di un'opera statale su territorio dello Stato (perchè la val di Susa non è dei susini ma dello Stato), non è altro che normale procedura all'interno di una nazione. E questo indipendentemente che si sia d'accordo o meno con l'oggetto dell'opera.
    E ti dimentichi che i militari sono arrivati solo a seguito delle barricate, dei cavalli di frisia, degli attentati, delle molotov, delle sassaiole operate da gente che, nella maggior parte dei casi, è alla semplice ricerca di un posto dove sfoggiare inutile violenza grauita.
    Non ricordo chi, su queste pagine, testimoniò, da susino, che in realtà gli abitanti della val di susa non sono affatto cosiì ferocemente contrari per la maggior parte.

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  12. Beh, apprezzo la schiettezza.
    Dunque tu affermi che... qualcuno qualcosa decide (non si sa bene come) per progetti e loro realizzazioni che hanno conseguenze su altre persone.
    Dunque opti per l'immoralità (non pagare per le proprie scelte ovvero scegliere ciò le cui conseguenze ricadono su altro/i).

    E' bene essere chiari.
    Come è bene rispondere con la violenza a questi soprusi anche ideologici. L'opera dei reisistenti, di Vattimo, di De Luca e dei brigatisti è solamente di portare alla luce questa immoralità e la violenza che la permea. Però voi non accettate che si agisca allora su questo piano. Ma, del resto, io ho citato il modo religioso che è il massimamente disonesto e questo piano dei "due pesi due misure" è squisitamente religioso.

    Questo ovviamente senza entrare nel merito di mille ragioni (ad esempio come si corrompe e come si "fa scegliere" ormai ampiamente documentati, qui solo l'ultima chiccha.

    Mi meraviglio che possiate pensare che uno soccomba a questa immoralità e lo faccia pure pacificamente.
    Certo che sarebbe interessate applicare a voi stessi i vs. metodi "politici" e poi studiare le vs. reazioni.

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  13. La Val di Susa non è dei val susini ma dello stato.

    Beh, si questo è proprio la base del pensiero di potere dello stato.
    Ovviamente siamo agli antipodi, Alahambra, nel senso che non solo depreco questo dogma ma vado persino oltre, la Val di Susa è della val di susa e gli homo dovrebbero avere l'obbliga di conservarla come la ricettero. Diciamo che come cristiana forse te lo sei dimenticato. Oppure funzioni, come quasi tutti, a morale ed etica variabile.

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  14. No Uomo, una volta di più cambi a tuo piacimento l'oggetto del discutere.
    Non si tratta di "qualcuno" che decide a suo piacimento, ma di organi appositi, chiamati, nel nostro caso, "governo". Ora, puoi contestare il governo, ma non puoi dire che sia un "qualcuno" generico, perchè questo mina proprio le basi del contesto sociale nel quale viviamo.
    Il governo può prendere decisioni, e infatti le prende, e poi le porta avanti. E' evidente che non sia possibile che tutti siano sempre contenti di quello che decidono, e questo ne è un esempio evidente.
    Nel caso specifico, l'immoralità non è nel governo, ma in chi prende l'opera e la estende trasformandola in battaglia politica e sociale, rivestendola di significati, che in realtà, non ha. I brigatisti, pessima razza che andrebbe eliminata dal primo all'ultimo simpatizzanti compresi, sono sempre stati bravissimi a fare questo: si sono riempiti la bocca per anni, trasfrormando l'Italia in un pauroso campo di battaglia, di pseudo ragioni altamente morali, altamente sociali ed ampiamente civiche per avallare il loro desiderio di potere (finto potere tra l'altro, ma vallo tu a spiegare a della gente che, loro davvero, manca completamente di onestà intellettuale ed è invece intrisa di approccio fideistico ad idee autogenerate).
    Per quanto la Val di Susa, essendo parte del territorio italiano, è parte dello Stato ed i suoi abitanti sono tenuti a rispettarlo esattamente come tutti gli altri, da Nord a Sud isole comprese.

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    1. Alahambra, stai blaterando come uno dei politicanti per bene, ovvero di quei discorsi campati per aria lo stato, la democrazia, la pace sociale, e altre cose del genere su un piano che io non accetto ma che,se potessi combatterei con tutti i mezzi, compreso quello armato.
      E' proprio con persone come te, con gli apologeti di questa violenza del tutto astratta e priva di alcuna giustificazione morale che non sia la perpetuazione del sistema che non è possibile un confronto in quanto non c'è alcun capacità di ragionare, a partire dalle ragioni oggettive, razionali sull'assurdità di quest'opera (siamo al paradosso che i francesi hanno già cassato piani e finanza per l'opera e ci sarà quindi un enorme buco nella roccia e nella valle solo in parte italiana ma ciò non ferma la protervia dei Sì TAV).
      Ma è propri questo il piano sui quali "voi" Sì TAV / Sì stato violento hanno perso e che vi obbliga agli slogan vacui.
      Si arriva a militarizzare in maniera violenta una valle (ti auguro in tutta franchezza che anche tu possa vivere una situazione del genere perché ti servirebbe a capire col corpo cuore e non con la testa cosa cazzo significa), dunque ad un'azione violenta di stato avvocando la pace sociale e la convivenza etc. I fatti che contraddicono il bla bla bla.

      La mia posizione è che è immorale "assumere decisioni le cui conseguenze ricadono su altri" e che non c'è alcun diritto in tale merito.
      Nessuno però tra voi, Franceco, tu e anche Baffus, mi avete saputo rispondere su questo punto.
      I limiti morali (e territoriali) della quellarobacrazia.

      Del tutto inutile proseguire un qualsiasi confronto.
      I brigatisti hanno ragione, serve una violenza redentiva, reattiva al sopruso.
      Pensa che siamo sullo stesso piano anche su questo, nel senso che pure io sarei lieto se gli apologeti del Sì TAV fossero eliminati dal primo all'ultimo, una razza marcia e disonesta che non merita altro.

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    2. Ti ho risposto: si chiama governo. Il che significa che delle teste "assumono delle decisioni le cui conseguenze ricadono su altri".
      Per altro vorrei farti notare che ci sono delle persone che invece alla tav sono favorevoli, e che altre persone come te impediscono loro di averla, di fatto "assumendo decisioni le cui decisioni ricadono su altri".

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    3. Quale sarebbero le conseguenze su, ad esempio un impiegato bellunese o un calciatore della Salernita Sì TAV dalla mancata realizzazione dell'opera?

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    4. Il fatto che il loro desiderio di realizzazione di un'opera nazionale non si sia compiuto. Il che mi pare già abbastanza.

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    5. Ahh
      Il desideriio di realizzazione...
      Io penso che i due Sì TAV bellunese e salernitano non dormiranno la notte per questa disgrazia della loro vita.

      Ah, il desiderio.
      Certo.
      Picchiamo incarceriamo gasiamo distruggiamo perché essi desiderano la realizzazione di un buco cieco nella montagma.
      Inoppugnabile argomentazione, Alahambra.
      Certo, lo stato fa bene a decidere così.

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    6. A no, beh, hai ragione. Distruggiamo, picchiamo, gasiamo e incarceriamo perchè qualcuno la realizzazione non la desidera.
      E' la stessa identica cosa. Solo che non lo vedi, perchè sei convinto di aver ragione.
      Se non ti sta bene di avere un governo che decide anche per te, trovati un'isola deserta e vacci a vivere, decidendo per te stesso quello che trovi più adeguato.

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  15. Sì, padroni in casa propria.
    E' proprio così.
    Se tu vuoi il tuo TAV, primo te lo paghi tu (senza caricarmi di tasse per i tuoi capricci) e poi te lo fai a casa tua.
    E non viene a spaccarmi i coglioni a casa mia.
    I tuoi desideri te li fai a casa tua, non a casa mia.
    Non è chiaro?
    Non capisco cosa ci sia di incomprensibile, come si possa tentare di obiettare a una banalità del genere se non su un piano dogmatico.

    Direi che comunque queste sono le argomentazioni dei Sì TAV. Un disgustoso miscelone di slogan, di psicocapricci, di duepesiduemisurismo, di violenza mia buona, violenza tua cattiva, di capriccismo antipolitico imposto nei luoghi di vita di altri.
    Ho citato da una parte il silenzio osceno della lega, dall'altra il fatto che si arriva al piano della forza bruta
    no etica
    no morale
    no razionalità
    no economia
    no ingegneria
    ma solo l'imposizione brutale di un dogma.

    Parlavo infatti di un atteggiamento religioso, impositivo. E con voi "religiosi" bisogna metterla sul piano della forza.
    Nessuno di voi religiosi a fronte di scelte altrui coercitive relativa alla vostra casa, sulla vostra professione, ai vostri affetti, ai vostri campi, alla vostra salute, alle vostre convinzioni a casa vostra non reagire violentemente.
    Però se lo fanno i resistenti valsusini, allora no, è il governo, lo stato, la democrazia, il progresso, i trasporti ...
    Ahahahh

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  16. Allora senti, fai una bella cosa.
    Quando ti ammali, vai in una clinica privata e non curarti con i soldi dello Stato. Tuo figlio mandalo in una privata e non in una pubblica. L'asfaltatura delle strade e la loro manutenzione pagatele da solo, così come i servizi d'ordine e di sicurezza.
    Allora, quando ben avrai rinunciato ai privilegi che vivere in uno stato ti dà, e solo allora, permettiti di fare tutto questo bel discorso. Altrimenti anche tu, come tutti gli altri, sei un frocio con il culo degli altri.

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    1. Sfondi una porta aperta.
      Io sarei per un federalismo fiscale estremo, ovvero comunale, solo con alcune (poche) eccezioni a livello provinciale o sovracomunale (salute e trasporti).
      Anche sui costi delle opere, se non ci sono i fondi, non si fanno.
      E invece anche localmente è una sagra della asfaltatura a debito, della creazione di tunnel inutili a debito, nella illuminazione pubblica a debito, dello sgombero neve a debito, del più tutto per tutti a debito, etc.
      La demagogia del più servizi per tutti e meno tasse per tutti.
      No grazie.
      Si fa solo ciò per che la comunità locale sostiene. Nel comune sono tutti evasori e furbastri, cazzi loro, non ci saranno neppure gli asili e gli ospedali. Molto semplice ed efficace.
      Non ci sono i soldi? l'opera non si fa.

      Esattamente il contrario del sistema TAV che è una dei punti forti dell'antipolitica nazionale dei trasporti.
      Si drenano 24G€ con un prelievo di 400€ a testa per ogni italiano (tra te e tuo marito solo per questa opera sono 800€, poi ce ne sono altre centinaia) da tutti gli italioti che non si accorgono neppure di questo. Questo a debiito con la totale assenza di anche remote prospettive di ritorno economico dell'opera.
      La si fa per rastrellare risorse e per trasferirle a pochi. Spaccando culo dei valsusini in casa loro.
      Anzi, come te, sono glulivamente a difesa di questo spreco colossale di denari pubblici ovviamente che vengono sottratti alle cose utili, come la manutenzione della rete ferroviaria, la sua espansione capillare, la ricostruzione di scali piccoli e inftrastrutture per il trasporto merci anche locale via ferro, i nodi.

      Ma questo è un altro piano.
      Il piano delle idee è quello della
      o - morale
      (non fare i froci col culo degli altri)
      o - territoriale
      (padroni nella valle nella quale vivi e che ti ospita)
      o - sociologico
      lo stato che sottomette cittadini e paesani con la compiacenza di altri ai quali arriva in seguito
      o - polemico
      Se lo stato lo mette sul piano della imposizione violenta è anche logico mettersi su quel piano di relazione nella risposta
      o - di architetura politica
      L'unica democrazia è quella diretta del comune, delle piccole patrie e nei limiti della sostenibilità locale

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  17. Nono, intendo proprio soldi tuoi, che non vengono anche da altri che fan parte della stessa comunità.
    Perchè vedi, il problema si ripresenta anche a livello comunale, quando, per esempio, la giunta decide di togliere gli alberi da un viale per fare due corsie in più su una strada.

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  18. Ahh
    Alahambra, sei una grandiosa provocatrice.
    Ora il caso dell'abbattimento degli alberi per realizzare dei parcheggi.
    Ahahah.
    Quasi quasi ti eleggo subito ministra per le antipolitiche.
    La questione è interessante: la giunta e la municipalità hanno denari per quali attività? esse sono state approvate dai paesani? se sì, sono sostenibili?
    Certo è che anche questo "del fare" è un mito che avvelena la mente delle masse.
    Non c'è alcuna necessità di fare disastri, come abbattere alberi per un parcheggio.
    I frontisti sono d'accordo?
    Si arriva fino al delirio del condominio, Alahambra,
    E io divento sempre più ferocemente eco-conservatore. In un sistema così degradato, è la cultura del "non fare disastri" che manca.

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  19. Ehm.
    Rinfocolo la polemica ... sono d'accordo con Baffobp e Francesco.
    Violenza inutile.
    Resistenza inutile.
    Sugli ultimi km di un'opera realizzata compiutamente al > 99%.
    Violenza tanto per issare la bandierina ideologica, tanto per spaventare ( e farsi nemica ) la piccola borghesia italiana.
    Penso che un presidio limitato nel tempo sarebbe stata la cosa ottimale, per attirare l'attenzione dei mass-media e risvegliare l'attenzione degli italiani sul tema ( basilare ) dei trasporti pubblici su binario.
    Ma poi, la protesta contro la scellerata scelta dell'AV contro le tratte regionali ( follia, convengo ) la si sarebbe dovuta diffondere su tutto il territorio nazionale, a supporto dei pendolari e dei comuni cittadini penalizzati da tale scelta cretina.
    E invece ?
    Eccovi arroccati là in Val di Susa, mentre i pendolari ( che dovrebbero essere i primi destinatari di un'azione civile ) sono abbandonati a loro stessi.

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    1. > Sugli ultimi km di un'opera realizzata compiutamente al > 99%.

      Eh!?!?

      > La si sarebbe dovuta diffondere ...
      > Eccovi arroccati

      Ma le cose non sono affatto in contraddizione.
      Non è logico quello che scrivi.
      Provo con un esempio.

      C'è un edificio messo strutturalmente male e interviene un gruppo di persone che interviene e inizia a sistemare i danni in una sua parte.
      Arriva Marco Poli e dice loro: lavoro inutile, contro questo scellerata scelta di mancata manutenzione dell'edificio avreste dovuto agire sull'intero edificio. Eccovi a lavorare solo sul piano interrato ci sono ben altre parti da iniziare a riparare.

      ?

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    3. L'Alta Velocità è stata realizzata ( quasi ) compiutamente, senza proteste degne di nota, mi pare ...
      Adesso, SE si volesse eseguire una protesta efficace, bisognerebbe portarla ovunque. Ad esempio, con mob flash che generino interruzioni = ritardi al faraonico servizio ...
      Credo che i pendolari difficoltati ( e non solo ) sarebbero dalla parte di chi protesta.
      Ma lassù ...
      in Val di Susa ...

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    4. Il fatto che l'AV che trasporta tra il 7 e il 9% dei passeggeri abbia fagocitato per 20 anni l'80% delle risorse delle ferrovie (peraltro già briciole rispetto ai colossali e demenziali investimenti su strade / trasporto su gomma) fa parte del problema, non della soluzione.
      Il fatto che ciò abbia causato potature forsennate alla rete, riduzione drastica della sua capillarità, rimozione dell'ingegneria già esistente, distruzione quasi completa delle aree merci e di servizio della rete (quasi sempre svendute a speculatori edilizi), mancata manutenzione della rete e del materiale rotabile è un'AGGRAVANTE, non una giustificazione.

      La cialotronesca e demagogica abolizione dell'IMU (invenduto compreso) ha comportato... il taglio della manutenzione sulla rete ferroviaria.
      I pendolari sono spesso attivi ma le loro indicazioni vengono spesso completamente ignorate con scelte del tutto demenziali da parte di questi devastatori del sistema trasporti (c'è un caso recentissimo dalle parti mie di smantellamento dell'ingegneria esistente per far posto a parcheggi e altre scelte che non hanno NULLA a che fare con il servizio ferroviario e che sono andate a pesante detrimento di esso - un paio di giorni fa ritardi a catena per mezza giornata, cosa che avevamo regolarmente previsto e delle quale se ne sono semplicemente fottuti).

      In Val Di Susa c'è una comunità e chi la aiuta che ha deciso che non si mette a 90° in silenzio a prenderlo nel culo per altri.
      Non erio tu quello che osservava che il_bobbolo bue e coglione in Italia non è mai capace di essere degno e di alzare un po' la testa? Sai che la penso pure io così, e anche solo per questo appoggio come posso la resistenza valsusina.

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    5. Ho capito.
      Sono anche io contro l'AV, SE posta in aut aut con il Sistema capillare.
      Ma contesto l'efficacia della protesta in Val di Susa.
      Rende facile la reazione fisica del Sistema ( 1 solo punto ).
      Rende facile la reazione mediatica del Sistema ( sputtanamento ).
      Prova invece a pensare a una protesta diffusa a random su TUTTO il territorio nazionale, SENZA devastazioni ma con azioni che rallentino i "formidabili" treni veloci ...
      ( un po' più difficile, da intercettare ... no ? ).

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    6. Pensa che io non sono contrario all'AV ideologicamente.
      Ma lo sono furioso quando viene fatta così, nel peggior modo possibile.

      Persone se ne fottono, le persone sono piene di NIMBY fino sopra i capelli.

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    7. Lo so, che non sei un baloccato nè un burattinato, sennò mica ti seguirei.

      ^_____^

      Uhm ... uhm ...

      NIMBY ??

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    8. Not In My BackYard

      Ovvero: la disonestà intellettuale per quanto riguarda le reazioni a degrado e danni ambientali.

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    9. Ok.
      ( che figo, l'inchiostro bluastro ! ).

      *_____*

      Ma se tutti l'applicassero ( anzichè aspettare il gendarme dello Stato, che è sempre imposto ed ha l'esclusiva quasi totale dell'imposizione della Legge ) il mondo sarebbe migliore, no ?

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  20. la val di susa è Italia, come Bolzano o Lampedusa

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  21. Risposte
    1. Una gran verità che si vuole ignorare piuttosto.

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  22. Considerando attualmente lo stato come vessatorio, immorale, corrotto, corruttore, parassitario, dissipatore, assistenzialista, distruttore, sfruttatore, lemon capitalista, iniquo, illegale non lo ignoro affatto ma la confuto radicalmente.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.