martedì 24 settembre 2013

Sedia per borsa



C'è stato un episodio domenica durante la milonga de la tarde “Ai Portici” sulla quale si può tornare sia sulla psicologia sociale (del tango) che sulla sua storia e sulle differenze tra Europa e Rio de la Plata.

Milonga affollata, molto caldo, vedo _ara batticuore da lontano, ha un posto libero alla sua destra - oh che rarità! - mi avvicino per andare a scambiare due parole. Provo a sedermi, c'è una borsa sulla sedia, mi alzo e faccio per spostarla sotto la sedia. Un tanghero sui cinquantacinque mi fa “no, è occupato ... lascia lì la borsa e siediti un po' in fuori” (sullo spazio rimanente).
Mmh... ma che cazzo sta dicendo 'sto qui!? Forse non ho capito bene.
Guarda, mi siedo, poi quando ho finito rimetto a posto la borsa.
No.
Qual'è il problema?
No.
Diocane ma questo pirla pensa che una cazzo di borsa debba stare seduta e io in piedi?! Avevo già allungato la mano guardandolo in viso e stavo spostando la borsa, il tipo aveva già le mani sulla borsa per tenerla ferma.
Sia _ara batticuore che un altro tanghero "anziano" seduto alla sinistra del pirla scattano e si alzano immediatamente. Siediti qui, accomodati, l'altro tanghero mi prende per il braccio destro e mi invita a sedermi al suo posto. Avevano capito che saremmo arrivati alle mani e hanno inventato al volo un surrogato di soluzione, una deviazione per la situazione. Io ho riflettuto in pochi attimi: da una parte avevo voglia di arrivare ad un confronto fisico adrenalizzante col tipo, d'altra parte non volevo assolutamente rovinare la festa, l'intera milonga si sarebbe fermata, duecento persone... Brutto.
Ho preso _ara batticuore tra le braccia :-  Andiamo a ballare! e via con i vals della tanda in corso.

Ho fatto una valutazione tra mia soddisfazione/misura egoica e il bene comune, facendo prevalere la seconda. Ma se fossimo stati a Montevideo o a Buenos Aires, una cosa così sarebbe finita a botte o anche oltre, ho già sentito vari aneddoti di come esista un galateo abbastanza rigido fatto rispettare anche con la forza bruta dai milongheri. Il mondo del tango fu per decenni un mondo postribolare e di “gentaccia” (anche scaricatori di porto, delinquentastri, marrani, bulli, mariuoli, etc.) prima di essere in parte nobilitato negli anni 20 del secolo scorso dalla trasferta parigina di molti suoi esponenti, aveva sviluppato codici e norme abbastanza rigidi e anche un'azione sociale comune per farli rispettare ancora presenti nelle milonga del Rio della Plata.
In quel salone decorato con stucchi e affreschi di fine ottocento di Bologna, domenica, lo spirito borghese e cortese, mitigatorio, ha preso il sopravvento.

Anche se a me rode non essermi confrontato con il tipo. Con certe persone bisogna arrivare al confronto fisico educativo.

19 commenti:

  1. Mmm.. Non so. Giusto una decina di giorni fa ero fermo ad un semaforo con la mia moto. Davanti a me un tizo, distinto, ben vestito, con una grossa moto, un bmw gp. Scatta il verde, parte e io dietro. Al semaforo successivo, verde, lui svolta improvvisamente a sinistra, senza accendere alcuna freccia. Inchiodo la mia moto per non tamponarlo e suono il clacson, come per dire..stai più attento e cerca di mettere la freccia. E lui che fa?. Si volta e mi insulta "Che cazzo vuoi, fai affanculo, colglione!!" Esattamente queste parole. Rdesto allibito. Qualche anno fa, avrei girato la moto, seguito, per poi dargli una testata ! Sicuro. Invece ho pensato che non ne valeva la pena, soffocando dentro di me un impeto di reazione. C'è troppa violenza, troppa aggressività gratuita. Energie cattive che cercano sfoghi. Ho ripreso la mia moto e me ne sono tornato a casa contento di come mi fossi comportato. E compatendo il tizio.

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  2. De la serie: "se'l saie ignie gnac e se ignie, ignie gnec

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  3. di pazzi ce ne sono in giro a bizzeffe, meglio sorvolare che assaggiare la lama di un coltello.
    ricordati di quel taxista ammazzato a milano.
    mio marito va al lavoro in treno, affollatissimo di studenti.
    a volte occupano con lo zaino il sedile accanto per tenere il posto all'amico che deve salire la stazione dopo.
    quella volta che un pirletto si è rifiutato di liberare il posto lui ha tirato giù il finestrino e gliel'ha buttato fuori.
    non è vero, è bastato il gesto, ma la scena sarebbe stata grandiosa :))

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  4. x John Barish:
    Certo c'è sempre un rischio ad arrivare a confronti via via più serrati fino a quello fisico.
    Però è anche vero che la vita e rischio e cuore.
    L'onore, quello di De Benois che so che conosci... l'onore è una cosa degna,è tra le cose più importanti, con l'amore e la dimensione spirituale.
    E' il ns impegno ecologico per essere esempio ed educare, per quello che possiamo, il prossimo, anche con l'impegno personale.
    Se volessimo spostare il ragionamento al contorno esattamente il contrario del comportamento omertoso o di quello "non ho visto non so non c'ero".

    x baffobp bp:
    Arrivo fino al "se lo avessi saputo", poi le mie assaiarruginite rimembranze lombarde non mi permettono di andare oltre.
    E' solo un gioco di parole o è un proverbio che suona come gioco di parole?

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    1. È un modo di dire, un gioco di parole in cui conta molto il suono, ma che una volta scritto perde buona parte della sua "efficacia", comunque la traduzione è questa:

      se'l saie ignie gnac
      L'avessi saputo non sarei venuto

      e se ignie, ignie gnec
      e se fossi venuto, sarei venuto arrabbiato

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  5. x Silvia:
    Si è no.
    Nel senso che uno dei motivi di regressione sociale è anche il non occuparsi di questioni civiche spicciole che richiedono un nostro personale e diretto intervento per preservare propri tornaconto o per timore di possibili conseguenze.
    Tipo la malaeducazione del posto occupato.
    Ma da cosa? Da uno zainetto? SArebbe stto ancora più efficace alzare a forza il pirletto, mettere sul suo posto lo zainetto e poi dirgli da seduto, "ora stai in piedi, è occupato dallo zaino".
    ;)

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    1. verissima la prima considerazione.
      sempre per far fischiare le orecchie al personaggio di prima, cielomiomarito, io mi sono fatta l'idea che a volte sia più educativo un intervento tipo il suo delle 5 ore passate dal pirletto sul banco di scuola.
      il fatto è che lui i cazzi suoi non se li fa mai, e a volte questa propensione può causarti dei guai anche seri, di cui non posso fare cenno qui.

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  6. L'arroganza e la maleducazione sono le due cose che detesto piu' in assoluto. Come donna, e anche come ex del "mestiere", mi sono imbattuta piu' volte con soggetti del genere. Purtroppo la sfortuna delle donne e' l'inferiorita' fisica che impedisce di dare delle "sane" lezioni...se fossi stata un uomo credo che qualcuno sarebbe finito in ospedale, visto che con certi individui il ragionamento non funziona. Tuttavia, mi sono resa conto, che il modo migliore per neutralizzare queste teste di c***o e' ridicolizzarli, possibilmente in pubblico. L'ironia a volte e' un'arma molto piu' efficace, anche se "a sangue caldo" non e' per niente facile trovare la necessaria freddezza. Complimenti ai tuoi amici che hanno trovato un'elegante soluzione "al volo". :)

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  7. x Silvia:
    Certo che sarebbe più importante di 5h di scuola. Avere qualche nozione nella crapa ed essere una testa di cazzo ti lascia una testa di cazzo con qualche nozione nella crapa.
    Se in Italia ci fossero meno persone che si fanno solo i cazzi propri quelli che fanno i cazzi altrui e rompono i cazzi altrui sarebbero ridimensionati sensibilmente.

    x Marco Poli:
    Forse anche per testine di cazzo tiepide.
    In quel posto era pure eccessivamente caldo e questo contribuisce a "scaldare" gli animi.

    x Francesco:
    Stai diventando una zanzara ascoltando Cruciani... :)

    x Spirito Libero:
    Arroganza = Ego fuori controllo.
    Molte persone lo prendono sul personale: forse il testina si sarà sentito sminuito o offeso (?) dal fatto che la sua idea di Borsa su Sedia non fosse condivisa. Sarebbe interessante poter osservare i ragionamenti in quelle menti.
    Sì, l'ironia/sarcasmo sarebbero assai potenti ma non sono garanzia di evitare il confronto fisico: alcuni potrebbero "accendersi" anche per essere presi in giro o sbeffeggiati. Comunque io stavo già sentendo un fiotto di adrenalina in giro per il sangue, non sarei stato lucido per una buona/efficace ironia. I due hanno proprio evitato che arrivassimo alle mani. Che patrasso, tutta la milonga che si ferma per due che lottano. Un colossale tangatio interruptus. (8|

    x

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  8. Ma sai a ragionare con un demente che soddisfazione!
    lo meni? resta sempre scemo.

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  9. > lo meni? resta sempre scemo
    No
    Non funziona così.
    Nel senso che se a certi comportamenti sono associate senzazioni,, o condizioni sgradevoli o dolorosi, o incresciosci ci sarà più riluttanza a metterli in atto in futuro.
    E' il principio della pena, fondamentalmente.
    E se una persona non ha psicopatologie o cognitive gravi riesce da imparare anche senza avere "intelligenza" particolarmente brillante.

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  10. si, magari eviterà di rifarlo, ma sempre scemo resta.

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  11. Uno scemo rieducato fa meno danni di uno scemo grezzo.
    Vogliamo metterla così?

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