mercoledì 16 ottobre 2013

Ghiaccio sangue ricostruzione

Diciamo che quasi due ore sulla poltrona delle quali almeno due terzi di chirurgia non sono poche.
A metà ho avuto un mancamento, questione in parte mentale (sicuramente l'anestesia importante mi aveva abbassato la pressione), sentire gli scricchiolii, le tensioni, il trapano, il bisturi, l'odore di osso e carne fresati fa impressione e così è stato. Poi ho recuperato.
La notte è stata dolorosa fino a che non sono crollato (quando all'anestesia ormai cessata è subentrato l'effetto dell'analgesico) ma non certo dolorosa come il cartoccio medio di tortura dell'infezione.
Ora sono gonfio, pallido, sbattuto.
A-Woman mi ha riportato a casa.
Il lavoro, da ieri sera, è quello del ghiaccio. Ghiaccio, sangue, ricostruzione.
Prima del rinascere, del costruire devi passare per la distruzione.

3 commenti:

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.