giovedì 8 gennaio 2015

Saviore - 1

Ecco le immagini della prima uscita, nella nostra piccola vacanza a Saviore dell'Adamello. Prima uscita in Val Salarno, venerdì 26 dicembre. _zzz e _zzino erano arrivati verso le 10 dall'Emilia, il tempo di cambiarsi, di preparare zaini e attrezzatura e via. Fu una giornata tersa, fredda, dai colori vivissimi.
In circa cinque ore di uscita, incontrammo otto persone delle quali tre all'inizio inizio e due alla fine fine.
Tra le altre cose, le prime tre, erano dei giovani di ritorno. 'sti maledetti si erano divertiti a spaccare tutti i ghiaccioli di una cascata di ghiaccio. Purtroppo quando siamo arrivati noi non abbiamo potuto più godere dello spettacolo di quella cattedrale gotica di ghiaccio cristallino: la seconda foto testimonia la distruzione avvenuta ed è monca. Nella crapa della massa NON entra che in montagna e in ogni ambiente NON si deve lasciare traccia, non si preda, non si spacca, non si coglie, non si rompe, non si martella, non si lasciano rifiuti, non si fanno fuochi, non si caccia, non si taglia, non si divelle. Non lasciare traccia o lascia un ambiente migliore di come lo hai trovato.

A parte quell'inizio... in salita, il resto fu una camminata in colori vivissimi. Pranzo al sacco (ovviamente, non ci sono strutture aperte in inverno in quella valle deserta) in un clima veramente rigido anche per l'effetto di raffreddamento causato dal vento: avevamo cercato un angolo riparato in uno degli edifici della centrale. Architetture di inizio secolo bellissime, con maestri muratori che avevano lavorato con conci regolari in granito facendo cose bellissime e, in particolare, archi, archetti a sesto pieno di una bellezza e di una qualità di fattura straordinaria. La cosa che mi ha molto stranito è di aver trovato il bacino del lago Salarno... completamente vuoto. Io so che l'inverno è la stagione d'oro per i sistemi idroelettrici: perché lasciarlo vuoto? Mah. Qualcun o mi ha detto che... hanno convogliato le acque in altro bacino.

Noi quattro, lì, selvatici, ci siamo trovati da dio. Quattro maschi ben affiatati nell'asprezza selvaggia, spigoloso, dei graniti e nelle tonaliti del gruppo dell'Adamello. La bellezza granitica (ricorda quella che appare in alcuni lavori della cinematografia americana che si svolge in alcune valli... granitiche delle Montagne Rocciose) traspare. Spigoli, conifere relativamente rade, colori.
Gioia di vivere!




















13 commenti:

  1. Bello, bellissimo.
    Ma faccio un po' la guastapoesia, per una volta tanto. Tu scrivi: [...] " 'sti maledetti si erano divertiti a spaccare tutti i ghiaccioli di una cascata di ghiaccio. Purtroppo quando siamo arrivati noi non abbiamo potuto più godere dello spettacolo di quella cattedrale gotica di ghiaccio cristallino " [...]
    Le cattedrali gotiche si sviluppano in verticale, verso l'alto,altissime, guglie comprese. Dovevi metterti a guardare a testa in giù: avresti così visto stalagmiti, (e non stalattiti) e allora sì che la cattedrale gotica di ghiaccio ci sarebbe stata a pennello.
    (sì, lo so, sono terribilmente e odiosamente pignola) :D Mi perdoni? : )

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    1. Anche vedere tutti i lunghi coni, i pinnacoli fatti a pezzi e sbriciolati sul pavimento anche a testa in giù non è che cambi molto.
      Può essere che non abbia capito bene, Lisa.

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    2. In effetti non hai capito o, probabile, non mi sono spiegata bene io. Non c'entrano le stalattiti rotte, i frantumi a terra. La mia era più una visione architettonica (buttata lì, con il sorriso): se non fossero state rotte, erano comunque stalattiti che, come si sa, partono dall'alto verso il basso. Le guglie (gotiche) vanno invece dal basso verso l'alto (quindi sono come le stalagmiti). Per questo, ti dicevo, anche in caso di loro integrità (previa rottura da parte dei bricconi) , avresti dovuto guardarle al contrario, a testa in giù, per avere la visione della cattedrale gotica di ghiaccio. Spero che ora si sia capito meglio. Era solo una precisazione e, ripeto, buttata sul ridere. Niente di che. : )

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    3. Il tuo è una sorta di gioco, di fantasia visiva che quindi prescinde dal fatto che le strutture di ghiaccio fossero state rotte.
      Se la citazione fosse stata
      " tutti i ghiaccioli di una cascata di ghiaccio." probabilmente avrei capito qualcosa di più / prima.
      Grazie per il chiarimento, Lisa.

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  2. Gaia Baracetti, così radicale, di recente si è trasferita dalla città (Udine) in montagna (Carnia).
    Il problema della montagna è... il reddito e il lavoro.
    Io vivo in collina ma.. devo pendolare sulla città per guadagnarmi di che campare.
    Anche per divertirmi col tango, spesso, devo aggiungere.
    Tu quali difficoltà temi in montagna?

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  3. Certo non lasciare traccia.. sulla neve, la vedo dura... ma a parte gli scherzi.. lo spettacolo è realmente mozzafiato..

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    1. Ogni scherzo contiene un fondo di verità.
      Quando esco con le ciaspole (ahimè sempre più raramente, ultimamente) io so quale grazia, quale incanto sia salire fuori sentiero in neve intonsa.
      Io con quell'atto inquino l'ambiente, esteticamente e non solo (l'assenza di umani è un valore ecologico, biologico assoluto), lasciando traccia anche solo estetica.

      Diciamo che, in tutta franchezza, con 7.2 giga homo la sola esistenza di un homo è il massimo fattore di inquinamento e io certo non sfuggo a questa caratterizzazione ecocida della nostra specie.
      Cerco di compensare l'inquinamento della mia esistenza con una sorta di entalpia culturtale, concettuale e non solo, lottando per l'ecologia e la decrescita demografica.

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  4. Il dettaglio della seconda foto è il mio preferito.

    Ma quanto scrivi, Uomo?
    Sparisco per qualche giorno e non tengo il passo con i tuoi post...

    :)

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    1. Oggi non ci sono molto con la testa, WB.
      Ho tempeste tropicali in corso.

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    2. Quella c'è da sempre, diciamo dall'adolescenza, Francesco.

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