mercoledì 27 luglio 2016

Ed educativo

Lunedì sera UnBipedinone e _zzzino si sono messi a spadellare in cucina. Che belli che erano! Infervorati, vederli usare le mani, toccare, lavare, sbucciare, soppesare, tagliare, saltare, mescolare il cibo. Anche solo delle bavettine aglio, olio, peperoncino e acciughe.
_zzz e io, a due metri, oltre là parete della piccola cucina, osservavamo compiaciuti i due bipedi al lavoro. Applauso one one ed essi gongolarono.
Il cibo, cucinare, oltre che essere  sacro, è un atto con valore politico, artistico, culturale, identitario. Ed educativo.
Forse stasera ripeteremo.

2 commenti:

  1. Nella ex stanza per la lievitazione del kompagno comunistone fornaio del GAS c'era una piccola targa con un pensiero fascista sulla sacralità del pane. Ora non ricordo più il testo.
    Ogni rapporto Do ut des può essere visto come un rapporto di asservimento (o di dominazione) o di collaborazione, Lorenzo.
    Quindi qualsiasi professione, dal contadino al biologo, dal fabbro al cuoco, dall'ostetrica alla colf, dalla direttrice alla badante, dall'ingegnere al contadino, possono essere lavori di "servitori".
    Certamente il contadino è uno dei lavori più completi e difficili, se fatto bene.
    Il cibo è importante per molte ragioni.
    Un uomo adulto completo, leonardiano, sa anche cucinare e fare altri lavori che lo rendano prima autonomo e quindi, se possibile, eccellente in quella disciplina.

    E' esattamente il contrario dell'approccio tecnoteista - progressista per cui il massimo è avere milioni di idioti, svuotati di ogni competenza, abilità e sapere, dipendenti anche per il cibo, che si stampano del cibo industriale tossico di merda. Non per nulla quel video che hai indicato è pubblicato su Repubblica che è l'organo dei tecnoprogressisti fanatici e acritici.

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