mercoledì 2 agosto 2017

Un giro infornale

Abbiamo fatto fatica a fare un giro, quello che potrebbero fare pure le zie.
Ci siamo consumati nel letto, la sera e poi un'ora e mezzo la mattina. Lussuriosi tiraratardi fannulloni, non si parte per la montagna così tardi. Quella salita, solo duecento metri, su una stradina accanto ad abeti e ai prati, mi e ci ha letteralmente arrostito. Beh, per uscire di casa a mezzogiorno con le gambe di stracchino e mettersi a salire così bisogna essere.... proprio dei pirla. Il giro della zia è diventato un giro infornale. Queste anomalie termiche possono rovinarti la giornata anche in montagna.
Siamo finiti nel paesino tirolese a quasi 1500 metri di quota. Almeno lì si stava bene e ci siamo messi, poi, su un praticello all'ombra del campanile della bella chiesina gotica.
Poi, tornando giù, nel paesino trentino, ho sentito letteralmente il caldo africano iniziare a muoverci di nuovo, a masticarci ad ogni tornante nella stradina forestale esposta a sud ovest. Sono stato tutta la sera rintronato.
Clima malato questo, direi.
Niente grovigli, ieri sera e stamani.: distrutti dai nostri vizi, dalle velleità escursionistiche e dal caldo.
Oggi non ci ha fregato e ora siamo in casa, all'ombra.

2 commenti:

  1. non sopporto più il caldo, vero. ma questa mattina sentivo Mercalli che al momento non battiamo 2003, 2012 e 2015

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    1. Rispetto al 2003 c'è il ptoblema di una siccità pregressa molto più grave.
      La siccità è un problema, a medio e lungo termine, più grave del terremoto, ad esempio.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.